Frammenti di vita UMIDI


Calore e sudore, due cose che non mi sono mai state tanto simpatiche. Cercare, con dita appiccicose, di terminare la stesura di quell’insieme di soggetti, avverbi, predicati verbali che dovrebbe essere IL libro, è cosa pressoché impossibile per la nevrastenia creata dal perseverare colloso dei polpastrelli sulla tastiera. 
Al mio fianco il televisore propina repliche di repliche delle repliche di telefilm girati agli albori della mia adolescenza. 
I ventilatori sbuffano caldo ed umido ma alle mie splendide belve ciò basta per provare sollievo dal loro pelliccioso corredo genetico. 
Mi ritrovo con il pavimento del solone adornato di pelli di gatto… sei splendidi miciottoli stesi, in cerca di refrigerio, sul fresco (ma sarà così?) delle mattonelle.
In cucina i piatti sbavano unto sul lavello ma, per ora, non ho proprio intento di direzionarmi verso quel vano visto che è l’unico, in questa fascia oraria, in pieno soleggiamento ed il termometro segna 36 gradi (in casa!!!) ed il 65% di umidità.
L’unico sollievo che provo in queste giornate afose è viaggiare in auto, grazie al condizionatore che porto a temperature tipo cella frigorifera… il che mi rende devastante scendere, arrivata alla meta…

2 commenti:

  1. Anche io non tollero il caldo afoso.. da sempre! 36 gradi! è pazzesco! forse è meglio che ti ci infili subito in macchina!
    A presto..Sibilla

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  2. Sibilla... avessi dove andare... avevo una mezza idea di infilarmi in un bel parcheggio, lasciare l'auto accesa e dormire lì... eheheheheheheheheheh

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